Goro
15 Febbraio 2019
L'uomo venne tirato in ballo come persona informata dall'ex parroco di Goro, ma ha sempre negato. È accusato di aver dato false informazioni al pm

Willy Branchi. Indagati il sarto e la moglie

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Arrivarono al Big Town con droga e soldi nell’auto

Droga e soldi. È quanto i carabinieri avevano trovato, lo scorso 1° settembre, all'interno della Bmw nera con cui il 42enne Davide Buzzi e il 21enne Lorenzo Piccinini, entrambi senza patente di guida, erano arrivati davanti al bar Big Town di via Bologna con l'intento di chiedere il pizzo a Mauro Di Gaetano, proprietario del locale, prima che quest'ultimo, insieme al padre Giuseppe Di Gaetano, reagisse violentemente alla loro minaccia, uccidendo il primo e ferendo gravemente il secondo

Il runner del lockdown ha scelto il suicidio assistito in Svizzera

“Vi auguro una buona vita, pensatemi ogni tanto, non dimenticatemi, ci sono stato anch'io sui questa terra”. Sono le ultime parole di Ulisse Trombini, divenuto suo malgrado famoso come il runner inseguito e insultato dal vicesindaco di Ferrara durante il lockdown.

Soffocò il figlioletto di un anno. Ventidue anni per la mamma

Arriva una condanna per Amanda Guidi, la 31enne ferrarese accusata di omicidio volontario aggravato per aver soffocato e ucciso, nella nottata del 17 giugno 2021, all'interno della loro casa di via degli Ostaggi, il figlioletto di appena un anno che stava dormendo nel letto insieme a lei

Caporalato. “Senza contratto ci rifiutammo di lavorare”

"Ci eravamo rifiutati di lavorare perchè mancava il contratto". A parlare ieri (mercoledì 15 maggio) in aula, sentito come testimone, è stato un 29enne di nazionalità senegalese, tra gli operai impegnati a svolgere le operazioni di bonifica del focolaio di aviaria che scoppiò il 5 ottobre 2017 nello stabilimento Eurovo di Codigoro, dove gli inquirenti, coordinati dal pm Andrea Maggioni, avrebbero scoperto un vasto sfruttamento di manodopera di lavoratori stranieri

Droga, armi e soldi. In carcere l’ex ultras e il suo sodale

Sono il 57enne Alessandro Casolari, storico nome del Gruppo d'Azione e del movimento ultras di fede spallina, e il 50enne Roberto Roma, già noto alle forze dell'ordine, i due uomini finiti in manette e portati nel carcere di via Arginone dai carabinieri nella mattinata di lunedì 13 maggio, a seguito di un'inchiesta coordinata dal pm Ciro Alberto Savino della Procura di Ferrara

Rodrigo Turolla nel servizio de Le Iene

Goro. Ci sono due nuovi indagati per la morte di Willy Branchi, il giovane di appena 18 anni trucidato 29 settembre 1988 e per il cui omicidio da più di 30 anni non ci sono colpevoli.

Si tratta del sarto Rodrigo Turolla e di sua moglie, Maria Barini, anche loro iscritti nel registro degli indagati per false informazioni dal sostituto procuratore Andrea Maggioni, che ha preso in mano le nuove indagini disposte dal gip dopo che la famiglia di Willy si era opposta all’archiviazione chiesta inizialmente dalla procura. Anche loro non avrebbero risposto o avrebbero dato versioni discordanti su una o più circostanze.

Salgono così a sei le persone coinvolte dalla Procura nel cold case dopo Carlo Selvatico – unico imputato al momento -, don Tiziano Bruscagin, Patrizio Mantovani e il medico Pierluigi Bordoni.

Turolla e Barini, assistiti d’ufficio dall’avvocato Francesco Andriulli.

«Per noi si tratta di testimoni fondamentali», afferma Simone Bianchi, avvocato che assiste la famiglia di Willy nella ricerca della verità. I due vivono infatti nei pressi di via Bruno Buozzi, dove la voce di Willy venne sentita l’ultima volta. Lo stesso, nel servizio de Le Iene, disse che il fatto era avvenuto a 40 metri da casa sua, affermando che secondo lui si trattava di una questione di droga.

Turolla venne tirato in ballo da don Bruscagin che disse che lui sapeva chi era stato a uccidere Branchi.

Il sarto raccontò al Resto del Carlino di aver detto al parroco di aver trovato un laccio davanti al suo garage, il 20 settembre, e di averlo buttato via. È un dettaglio non da poco perché la perizia sul corpo di Willy diceva (e dice ancora) che il giovane venne tenuto a bada usando un ampio laccio stretto al collo.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com